Gruppo di Saronno
Anno di Fondazione 1932
Capigruppo
1932-1938 | Curti Romolo |
1939-1940 | Renoldi Leopoldo |
1940 | Zerbi Giulio |
1941 | Lapiccirella Sante |
1942-1957 | Spangaro Galileo |
1957-1978 | Viganò Giuseppe |
1979-1981 | Masiero Luciano |
1982-1988 | Gallinaro Angelo |
1989-1990 | Conte Claudio |
1991-1992 | Gallinaro Angelo |
1993-2011 | Uslenghi Gianni |
2012-2014 | Beretta Roberto |
2015-2017 | Radice Marino |
2018 ad oggi | Falchi Roberto |
Forza al 31 dicembre 2019
Soci Alpini | 64 |
Soci Aggregati | 7 |
Sede del Gruppo
Via Volonterio, 5 – 21047 Saronno (VA)
Ritrovo ogni venerdì dalle ore 21:00
Posta elettronica del Gruppo: saronno.varese@ana.it
Posta elettronica notiziario: scarponisaronnesi@gmail.com
Facebook: https://www.facebook.com/GruppoAlpiniSaronno/
La nostra storia inizia nel 1932 …
Da tempo esistevano numerosi fermenti associativi Alpini e anche a Saronno si desiderava fondare la propria “Compagnia”. In un’osteria del tempo, detta “di stroligh” nel Marzo del 1931 si ritrovarono 5 “veci” e un “bocia”; supportati da passione ed entusiasmo di altri Alpini iscritti a Milano, si attivarono e nell’Aprile 1932 indissero la prima Assemblea dove Romolo Curti diventò primo Capogruppo e Leopoldo Renoldi primo Segretario cassiere.
Ma per iniziare la vita ufficiale era indispensabile inaugurare il Gagliardetto e così si organizzò subito un Raduno che ottenne grandioso successo. I Soci Fondatori erano 53, anche se la consistenza era destinata a crescere progressivamente in pochi mesi. La Compagnia dipendeva dal Battaglione di Milano. Il Gruppo era diventato riferimento cittadino di organizzazione.
Dopo qualche tempo, per ragioni organizzative, la Compagnia di Saronno passò alle dipendenze del Battaglione di Varese. Purtroppo lo scoppio della II° Guerra Mondiale scombinò le cose. I “bocia” partirono per il fronte e i pochi “veci” rimasti si adoperarono a trasformare la Sede in Centro Assistenza per gli Alpini alle armi e i loro famigliari.
Finita la guerra e ritornati a casa i superstiti, il Gruppo continuò la sua crescita ospitando, nel suo organico, anche Alpini dei paesi limitrofi e raggiungendo, in breve tempo, una elevata consistenza numerica.
Essendo notevole l’attività svolta, per comunicare con i soci, il Gruppo decise di realizzare nel 1952, un foglio informativo che dapprima si chiamò “Le Penne Nere Saronnesi” e poi successivamente evolutosi si trasformò in un vero e proprio notiziario che prese il nome di “Scarponi Saronnesi”.
Tutt’ora esistente, è l’organo ufficiale d’informazione e viene distribuito in forma cartacea e digitale a soci, amici e simpatizzanti.
Nel Luglio 1955, la Sezione di Varese decise di nominare il Gruppo di Saronno a Sottosezione.
Intanto i Soci, provenienti dai paesi limitrofi, mantenendo sempre attaccamento con la Sede saronnese, cominciarono a sentire il desiderio di fondare i loro Gruppi.
Il 22 settembre 1957 venne inaugurato il nuovo Gagliardetto di Sottosezione con un imponente raduno.
Intanto le iniziative di solidarietà continuavano; tra le varie di allora, ricordiamo numerose raccolte di Fondi per la Fondazione “Pro Juventute” di Don Carlo Gnocchi, per l’Opera “Pa’ Togn”, per i superstiti di Longarone, per l’alluvione del Polesine, di Firenze e Vallemosso e poi ancora in anni successivi per il terremoto del Friuli, per quello dell’Irpinia, per la Ricerca sul Cancro, per la Leucemia infantile, per l’acquisto di un’autolettiga e numerosissime altre iniziative a livello cittadino. In tutte tali iniziative e nella vita di Gruppo hanno sempre partecipato e sempre sostenuto con impegno e passione gli “Amici degli Alpini”.
Ma il Gruppo non era soddisfatto, dopo numerose sedi provvisorie (Via S. Giuseppe, Via Verdi, Piazza Mercato Boario e Piazza Indipendenza ed un paio di osterie cittadine) si desiderava avere una sede propria.
Semplici salette dove i nostri veci si sono adoperati ad organizzare anche gite, non solo per gli alpini, ma per tutti i saronnesi, ma soprattutto hanno concertato numerosissime opere di solidarietà e carità, per mille buone cause, dove tutti i saronnesi, come attratti dal profumo del bene, partecipavano alle varie iniziative, con ampia generosità, perché sapevano che quanto facevamo andava in mani fidate e a buon fine.
Finalmente si raggiunse il sogno e dopo pesanti opere di restauro la “Baita” prese forma in alcuni locali del prestigioso Palazzo Visconti e nel settembre 1967, presenti numerose autorità, veniva finalmente pre-inaugurata dal Gen. Lovatelli, Presidente Sezionale.
Una sede diventata una vera e propria Baita, che abbiamo vissuto ed amato. Ne eravamo orgogliosi. Non era solo luogo di aggregazione, ma luogo dove si respirava la nostra storia, si custodivano piccoli e grandi cimeli che spesso alpini o anche semplici cittadini ci offrivano e chiedevano di custodire perché era diventata quasi un simbolico Sacrario.
Arriviamo così al 1982 e ai festeggiamenti del 50° di fondazione: il Gruppo, per ricordare le “Penne Mozze”, ha voluto erigere un cippo, semplice ma pieno di significato e donare ai cittadini il “Parco degli Alpini” con 50 piante piantumate.
E i decenni passavano con relativi festeggiamenti e continue attività; i “veci” purtroppo “vanno avanti”, ma il Gruppo continua tutt’ora il cammino da loro tracciato.
Le attività celebrative rimangono inalterate, le altre sono rinnovate e adattate ai tempi.
Quelle di maggior consistenza sono:
- L’iniziativa “Nonni Amici” che offre risorse umane per il controllo degli alunni all’entrata/uscita delle scuole e il presidio dei parchi cittadini.
- La celebrazione del Santo Patrono S. Maurizio, con distribuzione di benemerenze.
- La grande tradizionale Castagnata Alpina, organizzata per la Festa del Trasporto di fine Ottobre.
- La serata natalizia di Canti Natalizi nel Santuario della B.V. dei Miracoli, con il “Coro Alpe”
- L’organizzazione, con ottima collaborazione con gli altri gruppi della zona 9, delle serate “Incontri con la storia”, dove viene rievocata la storia degli Alpini
- Offerta di supporti umani per supportare diverse iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale, dagli Enti locali ed assistenziali (Raccolta occhiali usati, vendita uova di Pasqua, stelle di Natale …).
- L’organizzazione di punti di raccolta durante l’annuale “Maratona Telethon” e del “Banco Alimentare”, il sostegno al Villaggio SOS di Saronno e il Comitato Maria Letizia Verga…
Le opere di solidarietà proseguono costantemente.
La nostra strada non è però sempre facile e per l’inagibilità di Palazzo Visconti a seguito dell’incendio del 2007 abbiamo dovuto risolvere il problema di trovare una nuova “Baita”!
Primi momenti di promesse e speranze. Momenti di ricerche con l’amministrazione comunale di una soluzione logistica adatta alla nostra operatività, soluzione che noi avevamo trovato e anche accoratamente proposto, ma che qualcuno, ottusamente aveva negato perché, non ne aveva capito i molteplici benefici che offriva non solo a noi alpini, ma anche a tutta la collettività cittadina.
Così il nostro cammino è ripreso verso una nuova impegnativa “parete rocciosa”, ma come per tutti gli Alpini, le difficoltà fanno parte del nostro modo di essere, della nostra cultura e nuove sfide, che poi ci consentano di diffondere la nostra storia, i nostri profondi valori ed ideali non ci spaventano, ma anzi sono stimoli vitali! Quindi… ”Zaino in spalla… si riparte”!
Qualcuno si potrà domandare: che senso ha ancora una sede di un associazione d’arma che ormai non è più alimentata da un servizio di leva, che ha una età media che si alza e che vive in una società che sta cambiando in modo frenetico e forse deforme? Ricordare la nostra storia e tramandare le nostre tradizioni? Certamente si! Ma noi alpini abbiamo un’altra battaglia insidiosa da combattere contro un nemico socialmente letale. È quella contro la cultura individualistica dei diritti senza più doveri, che genera i mostri dell’intolleranza, della violenza, del bullismo, del mene-frego, lasciando intendere che c’è un’unica modalità per star bene, quella di pensare solo a se stessi. È l’antialpinità per antonomasia. Un nemico sotterra neo e strisciante, da combattere con il cuore intriso di sentimenti, di ideali e dei valori di sempre. I valori naturali dell’uomo e della vocazione di vivere in fraternità e solidarietà con il prossimo. Una vocazione antica, oltre la retorica e le mode. Ognuno di noi, alpino o non alpino, ha quindi il dovere di combattere tale anti-cultura, ha il dovere di diffondere il senso del dovere, offrire solidarietà, diffondere il significato del rispetto delle istituzioni e del senso civico.
Dopo essere stati “parcheggiati” nei locali della scuola elementare di Via Parini, nel settembre 2009 con una completa ristrutturazione dei locali di Via Volonterio, abbiamo potuto finalmente inaugurare la nostra nuova “Baita”.
In questi anni la comunicazione è diventata essenziale; nel 2013 è stato aggiunto come canale informativo un gruppo WhatsApp ed in seguito una pagina Facebook; tutto ciò permette in tempo reale aggiornamenti sulle iniziative alpine con informazioni, post, video …
Per il centenario della I Guerra Mondiale, nel 2015 abbiamo realizzato una pubblicazione per ricordare i nostri concittadini “Penne Nere” che hanno partecipato al conflitto. “La Grande Guerra nelle storie degli Alpini Saronnesi” … storie di valorosi ufficiali, che lasciarono la vita ed ai quali la nostra Città ha intitolato vie, ma anche storie di semplici alpini. Tutti fecero la loro parte, ciascuno il proprio dovere.
Nel 2016 a coronamento della nostra attività ci è stata conferita, come Gruppo Alpini, la benemerenza cittadina “La Ciocchina”, che viene assegnata ogni anno ad alcuni cittadini segnalati dai Saronnesi; il premio consiste in una statuetta raffigurante il monumento della “Riconoscenza” ed un diploma in cui viene specificato il merito; nel nostro caso … “Per la presenza costante nella vita cittadina, impegnato da sempre in attività di pubblica utilità in collaborazione con le Istituzioni”.
In precedenza era già stata conferita una benemerenza individuale anche al nostro caro “vecio” alpino Giulio Conti per le sue molteplici attività.
Nel novembre 2019 in occasione del Centenario dell’Associazione Nazionale Alpini abbiamo commemorato un saronnese d.o.c. socio fondatore del sodalizio (1919) e del Gruppo (1932) Capitano Domenico Galli del Btg. Aosta, decorato M.A.V.M. per atti eroici nei combattimenti sul Monte Solarolo il 24-28 Ottobre 1918. A cinquant’anni dalla sua morte abbiamo riscoperto la storia di un alpino esemplare ed emerito concittadino.